Motori 4 cilindri da cinque litri al servizio dell’agricoltura

Hanno debuttato in Eima, e quindi nel segmento della meccanizzazione agricola, le unità quattro cilindri da cinque litri serie “Dx5” di Hyundai Infracore. Una new entry che riconferma il trend di crescita delle potenze erogate dai motori 4 cilindri usati in campo trattoristico e che allinea la Casa coreana alle proposte già in essere da parte di Agco Power, Kubota e Volvo Penta

Motori 4 cilindri

La presentazione delle nuove motorizzazioni Hyundai Infracore a quattro e sei cilindri a copertura del range di potenze comprese tra i 200 e i 350 cavalli è stata una delle novità più interessati in ambito motoristico a Eima confermando la trasformazione che il segmento della meccanizzazione agricola, e quello trattoristico nello specifico, sta vivendo in relazione alle caratteristiche tecniche delle unità utilizzate.

Apripista è stata Agco Power

Agco Core 50

Ciò, in particolare, per quanto riguarda i motori quattro cilindri, ambito in cui Hyundai Infracore ha inserito il suo nuovo “Dx5”, seconda unità dopo “Core 50” di Agco Power a debuttare nel giro di pochi mesi nel comparto con caratteristiche geometriche e prestazionali che si discostano completamente dallo status quo che predominava fino a qualche anno fa nel segmento delle macchine di potenza medio alta. In tale segmento i motori quattro cilindri si proponevano in effetti quali fautori di un arco di potenze che terminava, salvo rare eccezioni, intorno ai 130 chilowatt, 175 cavalli circa, e con cilindrate unitarie che salivano poco sopra il litro per cubature complessive che viaggiavano intorno ai quattro litri e mezzo.

Una tendenza consolidata sempre di più

A consolidare tale tendenza i motori “Nef” di Fpt Industrial, i “Tcd” di Deutz e i “Powrtech” di John Deere. Sopra i 175 cavalli la maggior parte dei costruttori di trattori optava per unità di maggiori cubature e più frazionate passando ai sei cilindri. Scelta insita nel fatto che la potenza cresce con la radice cubica del quadrato della cilindrata rendendo preferibile mantenere limitate le cilindrate unitarie senza compromettere il rendimento globale. Poche le eccezioni a tale iter applicativo limitate alle unità Agco Power “49 Lftn-D5” e ai motori Kubota “V6108. Le prime già si proponevano con geometri delle canne da 108 millimetri di alesaggio per 134 di corsa portando le cilindrate a un litro e 200 centimetri cubi così da sfiorare i cinque litri di cubatura erogando una potenza massima che sfiorava i 150 chilowatt, 200 cavalli mentre “V6108” aveva portato la cilindrata unitaria a superare il litro e mezzo con canne da 118 millimetri di alesaggio per 140 di corsa toccando la cilindrata complessiva di sei litri 121 centimetri cubi.

Hyundai Infracore Dx 5

Soglie di potenza più alte

Caratteristiche cui hanno sempre corrisposto prestazioni apparentemente ridotte rispetto a quelle potenziali dei “V6108” stallando la potenza massima offerta a 130 chilowatt, 177 cavalli con coppie intorno ai 700 newtonmetro. Oggi le soglie di potenza proposte dalle architetture a quattro cilindri si sono quindi notevolmente alzate, complici i progressi tecnologici maturati dal settore che hanno reso le unità sempre più performanti oltre che sempre più rispettose dell’ambiente. Vale la pena di precisare che negli ultimi anni sono stati diversi i costruttori che hanno introdotto quattro cilindri con potenze da oltre 200 cavalli mantenendo limitate le cubature unitarie tra il decimo e i due decimi di litro oltre l’unità e giocando spesso sulla presenza di sistemi di sovralimentazione asserviti da turbocompressori a doppio stadio, ma si è sempre trattato di applicazioni estranee a quelle trattoristiche.

Kubota V6108

Un esempio in tal senso Yanmar con il quattro cilindri “4Tn107Ftt” che già nel 2018 aveva alzato l’asticella della potenza massima dei propri quattro cilindri a toccare i 211 cavalli a due mila 200 giri con coppie di 805 newtonmetro, prestazioni erogate da una cilindrata di quattro litri e 569 centimetri cubi derivante da canne da 107 millimetri di alesaggio per 127 di corsa. Anche Perkins con il suo “1204J-E44Tta” propone 150 chilowatt di potenza massima, 204 cavalli, con una cilindrata di soli quattro litri e 397 centimetri cubi anche in questo caso grazie a un turbocompressore a doppio stadio in grado anche di spingere la coppia massima a 825 newtonmetro al regime di mille 400 giri. Guardando però alle unità già introdotte nel segmento trattoristico è stata Agco Power a rimescolare le carte nei mesi scorsi con il lancio a metà del 2024 delle già citate unità “Core50” proposte sui trattori Fendt serie “600 Vario”.

Ftp N45

Motori 4 cilindri, superata la soglia dei cinque litri

Motori che hanno portato la cilindrata dei quattro cilindri oltre i cinque litri di cubatura, 15 centimetri cubi in più per essere precisi, derivandola da canne cilindri da 110 millimetri di alesaggio per 132 di corsa con cilindrata unitaria di un litro 254 centimetri cubi e rapporti alesaggi/corse di un punto e 20 centesimi. Tali caratteristiche hanno permesse ad Agco Power di offrire prestazioni superiori ai quattro cilindri utilizzati nel segmento e tarate specificatamente per le applicazioni trattoristiche.

Motori 4 cilindri

Tra queste una curva di coppia estremamente piatta che vede i 950 newtonmetro di coppia massima resi disponibili già a mille 400 giri e mantenuti costanti fino ai mille 600 giri. Stesso andamento piatto e lineare anche per la curva di potenza massima, che tocca i 224 cavalli, e che attacca a mille 700 giri e chiude quasi a regime nominale di mille 900 giri. Ne deriva una elasticità che sulla carta risulta bassa, con una riserva di coppia del 15 per cento e un arco di utilizzo di 500 giri, ma dietro la quale si cela la volontà di definire curve di erogazioni che permettano di sfruttare al meglio le trasmissioni continue previste dai Fendt così da permetter loro di operare con minimi consumi. Il tutto associato a elevati livelli di rendimento combustivo estraendo dai processi termodinamici il massimo in termini di energia.

Al top con 45 cavalli/litro

Perkins 1204

Lo dimostra la pressione media effettiva più alta del segmento, quasi 24 bar valutata a coppia massima, così come una potenza areale che supera i 43 chilowatt per decimetro cubo e una potenza specifica al top del segmento con i suoi 45 cavalli/litro.

Deutz Tcd 4.1

Evoluzione continua

A pochi mesi dal lancio di “Core50” anche Hyundai Infracore ha quindi deciso di passare all’azione sfruttando una propria unità da cinque litri le cui prestazioni sono allineate a quelle dell’unità Agco Power. Nel caso di “Dx5” i dimensionamenti dell’unità in termini di geometria delle canne ricalcano perfettamente “Core50”, allineamento che si ripropone anche nelle prestazioni con una potenza massima non ancora validata in termini di specifiche tecniche rilasciate, di 171 chilowatt, 232 cavalli. Pochi cavalli in più rispetto a “Core50” ma allineati in termini di regime, mille 900 giri, uguagliando così anche la velocità media del pistone. Quasi identica invece la coppia con 955 newtonmetro ma realizzata a un differente regime, tra i 900 e i mille 400 giri al minuto contro un intervallo compreso tra i mille 400 e i mille 600 giri di “Core50”.

Agco 49FTN

Più marcate le differenze tra le due unità a livello di sistema di sovralimentazione. Hyundai propone infatti la versione più performante del suo motore con turbocompressore a doppio stadio e valvola wastegate, mentre Agco Power usa un turbocompressore a singolo stadio sempre con valvola wastegate. Le caratteristiche farebbero pensare a un qualche tipo di relazione tra le due unità motoristiche, enfatizzata anche da dimensioni simili in lunghezza con 922 millimetri dichiarati per “Dx5”, “Core50” fa 922 millimetri, mentre la larghezza di Hyundai è leggermente superiore, 854 millimetri mentre inferiore è l’altezza di mille 169.

Kubota V5009

Innovazione motoristica

Misure che risentono ovviamente degli ingombri del sistema di sovralimentazione e del relativo posizionamento. Intendiamoci, non si sta sostenendo che le unità proposte dai due costruttori siano uno stesso motore o che sfruttino lo stesso blocco e ciò in quanto nel panorama dei motori quattro cilindri c’è un’altra unità che pareggia con queste due le geometrie delle canne dei cilindri e quindi con la cilindrata portando a tre modelli la condivisione delle misure di 110 per 132 millimetri alesaggi e corse. Si tratta del motore Kubota “V5009-Ti-E5” che nonostante eroghi 157 chilowatt di potenza massima, 213 cavalli, e una coppia di 883 newtonmetro, non viene utilizzata per applicazioni trattoristiche preferendogli, per motorizzare i trattori serie “M”, il già citato e più corposo “V6108”.

Yanmar 4TN107

Comparto agricolo in continua evoluzione

A completamente della panoramica è da segnalare la presenza nel comparto agricolo anche dei motori da cinque litri di Volvo Penta serie “D5” che condividono con i precedenti motori gli alesaggi di 110 millimetri ma vedendo le corse salire a 135 millimetri per cubatura unitarie complessive di un litro 282 centimetri cubi e totali di cinque litri 129 centimetri cubi. Motori il cui top di gamma, “Tad583Ve”, vede una potenza di 175 chilowatt, 238 cavalli, sviluppata tra i mille 800 e i due mila 310 giri e coppie di 950 newtonmetro sviluppate tra i mille 200 e i mille 700 giri.

Volvo Penta D5

Accanto a “Dx5” Hyundai Infracore ha inoltre presentato anche l’unità “Dx8” che condividono con le prime le geometrie delle canne ma con architetture a sei cilindri per cubature totale di sette litri 523 centimetri cubi. Gli stessi parametri avanzati dal sei cilindri da casa Agco Power “Core75” presentato nei mesi scorsi insieme a “Core50”.

Titolo: Motori 4 cilindri al servizio dell’agricoltura

Autore: Redazione

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